Giovanni Montresor

Io, Giovanni

La cantina è sempre stata per me come una seconda casa. La mia famiglia, infatti, si occupa di vino da 150 anni e in passato ha spesso intrapreso strade pionieristiche nella coltivazione della vite e nella produzione del vino. Dopo una iniziale collaborazione con una grande azienda vitivinicola veronese, ho sentito forte il bisogno di lavorare a stretto contatto con la mia terra e i miei vigneti. È così che, grazie alla mia caparbietà e al sostegno prezioso della mia famiglia, il progetto di Corte Quaiara ha preso forma, tornando ad essere, vendemmia dopo vendemmia, una vera realtà produttiva.

Sono un Vignaiolo

Quando ho ridato vita a Corte Quaiara ho capito che volevo fare dei vini che fossero capaci di raccontare chi sono. Volevo realizzare dei vini nei quali si potessero sentire i profumi della terra, dell’uva che diventa mosto, dei tini in cui il vino matura, potendone assaporare ogni passaggio. Per questo ho imparato a seguire ogni aspetto del processo produttivo, dalla vite alla bottiglia. Nei miei vini c’è la mia identità, c’è la fatica della mia schiena, ci sono le mie mani sporche di terra e macchiate di uva, c’è la soddisfazione di vedere, rinchiusa in una bottiglia, la realizzazione di un’idea. Oggi sono un vignaiolo.

La sfida del Pinot Nero

Scegliere di realizzare un Pinot Nero in purezza, vinificato in rosso, è la sfida più grande che ho intrapreso. Il pinot nero è un vitigno capriccioso, che richiede molta dedizione e una costante attenzione. I suoi acini, piccoli e raccolti, sono molto delicati, suscettibili ai cambi di temperatura e all’umidità. Ogni annata per me è una sfida contro l’imprevedibilità della Natura, che comincia con la potatura invernale, e finisce con la vendemmia e nel mezzo ci sono tante attenzioni, accorgimenti, vittorie e, a volte, anche sconfitte e delusioni. Ogni vendemmia è il risultato di un cammino tortuoso, ma quando stappo una bottiglia il mio Pinot Nero sento che le mie energie sono state ben spese, che la fatica è stata ripagata e che, almeno questa volta, ho vinto la mia sfida.

corte quaiara