CORTE QUAIARA. IN DIREZIONE OSTINATA E CONTRARIA.
“LE VIGNE E LA CANTINA SONO LA MIA CASA. CONOSCO LE VITI UNA PER UNA, OSSERVO LE STAGIONI SULLE SIEPI E IL GRANDE BAGOLARO. VEDO LA SENAPE CHE CRESCE TRA I FILARI,INSIEME ALLA BIODIVERSITÀ CHE NUTRE I TRALCI E IL MIO SENTIRE.
LAVORO, DURO. CONTROCORRENTE, IL PIÙ DELLE VOLTE. SCELGO CIÒ CHE RITENGO GIUSTO ANCHE QUANDO È PIÙ DIFFICILE.
I MIEI VINI RIFLETTONO L’ESSENZA DEL MIO MODO DI PENSARE.
MI ASSOMIGLIANO. NON SONO PER TUTTI E SONO UNICI PER QUESTO.”
TOGLIERE, PER AGGIUNGERE.
“DIETRO LE MIE BOTTIGLIE CI SONO SCELTE DIFFICILI, SCOMMESSE PERSE E VINTE. C’È UN RISPETTO MANIACALE PER LA TERRA, PER LE PERSONE CHE LAVORANO CON ME, PER CHI BERRÀ IL MIO VINO. C’È IL TOGLIERE, CHE AGGIUNGE.
POTO, DERASPO. DIRADO, SCARTO, TAGLIO LE PUNTE AI GRAPPOLI. STRALCIO, SFILO, STACCO. LEVO, LEVO, LEVO: SOLO CIÒ CHE RESTA È CIÒ CHE VALE.”
PINOT NERO.
È UN VITIGNO DIFFICILE DA COLTIVARE, CHE RICHIEDE ATTENZIONI COSTANTI RESTITUENDO SODDISFAZIONI ECCEZIONALI A CHI SE NE PRENDE CURA. IL MIO AMORE PER LA SUA PERSONALITÀ COMPLESSA E CAPRICCIOSA MI HA PORTATO A ESPLORARNE LA PATRIA E I LUOGHI. E A DIVENTARNE AMBASCIATORE.
LA NOSTRA IMMAGINE.
UNA QUAGLIA. È LEI CHE DÀ IL NOME AL LUOGO E ALLA TERRA, È LEI CHE MIO NONNO AVEVA SCELTO 60 ANNI FA COME EMBLEMA DELLE SUE BOTTIGLIE. OGGI COME IERI, LA QUAGLIA È L’ELEMENTO VISIVO CHE CONTRADDISTINGUE I MIEI VINI. SIMBOLO DI OPEROSITÀ E DI VITA IN CAMPAGNA, TESTIMONIA IL VALORE DELLE RADICI MIE E DI CORTE QUAIARA. CON LO SGUARDO RIVOLTO AL FUTURO.